La Schutzenkompanie Fleimstal svolge ogni anno la messa in ricordo dei caduti Austroungarici della Prima Guerra Mondiale sul fronte del Lagorai ed in particolar modo ai 23 soldati un tempo sepolti affianco alla chiesetta. La manutenzione viene svolta regolarmente da alcuni ex membri del gruppo come Ausermuller Eligio e Romina Tomasini ma anche da altri volontari di Molina di Fiemme che si dedicano alla gestione interna della chiesetta.
IN MEMORIA DI ...
Nel periodo 1915/1916 morirono 23 uomini che ricordiamo nella lista qua sotto:
Standschutzen: Artur Largherborer, Josef Zoschg
Kaiserjager: Franz Handravic, Josef Korner, Josef Polgner, Johan Brandner, Johan Chlopoik, Rudolf Herzog, Rudolf Hohn
Landsturmer: Josef Breitenberger, Gottfried Kovack, Anton Cerny, Rudolf Bergner, Jhoan Dussrelmer, Alois Ilmer, Anton Andesner, Alois Hofer, Rudolf Polterauer, Mathies Eisenbechler
Prigionieri: Ignaz Akzènschi, Stali Partelci, Timotin Rokonsin, Leo Ilinka
Nel 2020 la Schutzenkompanie Fleimstal ha voluto ricordare due importanti persone che hanno contribuito allo
sviluppo e alla crescita della compagnia.
GUIDO SPINEL di 77 anni è morto l' 08 giugno 2019. E' stato schutzen della Schutzenkommpanie Fleimstal per vari anni.
Persona estremamente allegra e gioviale portava grande sentimento nelle varie uscite realizzate in sua compagnia con ferma convinzione nella cultura tirolese.
Per via delle restrizioni del Corona virus si ha deciso di ricordare l'anniversario il 19 luglio 2020 durante la messa in Val Cadino.
ZANCANELLA RAFFAELE di 74 anni è morto il 31 marzo 2020. E' stato Presidente della Comunità di
Valle, Presidente della Magnifica Comunità di Fiemme, fondatore dell'Istituto Gemmologico IGEMM e grande storico. Grazie a lui la Schutzenkompanie Fleimstal ha ottenuto lo stemma della Magnifica
Comunità di Fiemme da portare sulla bandiera. Grande sostenitore del gruppo anche per l'evento di rifondazione a Cavalese.
Anche in questo caso per via delle restrizioni del Corona virus si ha deciso di ricordarlo il 19 luglio 2020 durante la messa in Val Cadino.
CENNI STORICI
Nel primo anno di Guerra molti uomini provenienti da ogni parte dell'Impero vennero schierati lungo il fronte
meridionale. Un area posta in alta quota oltre i 2000 m.s.l.m. che partiva dalla Val dei Mocheni ed arrivava fino al Passo Rolle. Luoghi selvaggi ed impervi dove migliaia di uomini vennero schierati
per difendere e respingere il nemico italiano.
Il Passo Manghen, in cima alla Val Cadino rimaneva uno dei valichi più ad ovest della linea difensiva e per poterlo raggiungere bisognava salire da Borgo Valsugana. Alcune incursioni arrivarono poco
sotto il passo ma non ebbero grande successo dato che la difesa posta a ferro di cavallo dominava sugli invasori.
La tragedia delle montagne avvenne nel primo inverno quando abbondanti nevicate colpirono l'intero arco alpino. Sommersi letteralmente dalla neve i soldati dovevettero scavare trincee nel manto
bianco e nel ghiaccio. Molti luoghi, considerati sicuri furono investiti da valanghe come in Val di Cazorga dove venne raso al suolo il dormitorio presso Malga delle Buse Alte.